I Battaglioni Nebbiogeni del Baltico 1942 - 1945
Un volume che ancora una volta affronta un argomento poco noto, la storia dei reparti Nebbiogeni italiani che combatterono in Germania sul Mar baltico, a difesa dei laboratori e delle basi di lancio dei razzi V1 e V2.
Questi reparti furono richiesti direttamente dai Comandi tedeschi nel 1942, poiché avevano riconosciuto l'alto valore tecnico dei nostri specialisti del Genio. Travolti dall'Armistizio, i Nebbiogeni del Baltico si trovarono a continuare la guerra in terra tedesca, lontani e dimenticati dall'Italia ed alto fu il loro tributo di sangue nei quasi quattro anni trascorsi in Germania.
Il libro di 100 pagine, che presenta numerose immagini, anche poco conosciute e inedite, e documenti, costa 19,90 euro come tutti i volumi della collana.
La comparsa dell’arma aerea sui campi di battaglia impose agli Stati Maggiori di trovare con la massima urgenza le contromisure per affrontare in modo efficacie la nuova minaccia. Il Regio Esercito istituì il 1° luglio 1923, all’interno dell’Arma del Genio, il Servizio Chimico Militare. E all’interno dello stesso, tra i battaglioni specialistici costituiti e addestrati dal Reggimento Chimico vi erano i battaglioni nebbiogeni. Il compito dei reparti appartenenti ai battaglioni nebbiogeni, era quello di oscurare l’obiettivo alla vista degli equipaggi degli aerei nemici, inviati ad effettuare azioni di bombardamento, con la formazione di una nebbia artificiale. I Reparti nebbiogeni vennero inizialmente schierati nelle immediate vicinanze degli obiettivi sensibili, estendendo successivamente la loro dislocazione in profondità, anche di chilometri, intorno all’area da proteggere, a causa dell’aumentata intensità e precisione dell’offensiva aerea. Fra i più famosi vi furono i reparti inviati nella zona del Baltico presso gli alleati tedeschi